Con l’arrivo delle belle giornate è ripreso, a ritmo di un intervento ogni due giorni, il nostro “lavoro”.
Ieri pomeriggio il primo intervento dell’anno al Ponte Tibetano della Valsorda.
Verso le 17.30 una ragazza ha chiamato il 118 perché il suo ragazzo era scivolato e, accusando fortissimi dolori ad una gamba, non era più in grado di muoversi. La centrale operativa del 118 ci ha quindi attivati per il recupero.
Una squadra di tre persone è partita in brevissimo tempo dalla base di Rivoli Veronese, una persona si è recata direttamente a malga Biancari (da dove gli escursionisti erano partiti a piedi) e altre 5 persone si sono precipitate in base a Boscomantico.
Dopo alcune concertazioni con la centrale operativa del 118, due dei cinque volontari arrivati a Boscomantico sono stati portati sul posto con l’elicottero del SUEM mentre gli altri sono partiti con il fuoristrada. L’elicottero, una volta giunto sul posto, ha sbarcato i due soccorritori a malga Biancari e quindi, con due verricelli in mezzo al bosco, ha calato, non lontano dal paziente, tecnico del soccorso alpino e medico.
Nel frattempo il meteo era in netto peggioramento e si stava avvicinando un forte temporale. Bisognava agire più rapidamente possibile.
Il paziente, che presentava una probabile frattura della gamba destra, è stato caricato in barella e trasportato per circa 100 metri in un luogo adatto al recupero. Quindi, con un verricello di circa 10 metri è stato caricato a bordo assieme al medico e successivamente al tecnico.
La compagna dell’infortunato ha fatto rientro a piedi con le squadre a terra.
Un incidente può capitare a tutti ma le calzature indossate ieri dai malcapitati escursionisti non erano sicuramente adeguate al tipo di terreno su cui si stavano muovendo.
Ricordiamo che i sentieri che portano al Ponte Tibetano della Valsorda sono impegnativi e necessitano di scarponi a collo alto e con suola ben scolpita.
Foto © Alan de Simone, Roberto Morandi – CNSAS Stazione di Verona